IL RICORDO DI PAOLO BORSELLINO ATTRAVERSO GLI OCCHI DI UN BAMBINO
Nel giorno del 27° anniversario della strage di via D’Amelio, in cui persero la vita Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta, venerdì 19 luglio, i bambini e le bambine frequentanti il Centro Estivo del Comune di Cento hanno ricordato il magistrato e l’importanza della lotta alla mafia.
Se i piccoli della scuola dell’infanzia sono impegnati in un’esperienza creativa sul tema della legalità, un gruppo di ragazzi della scuola primaria si sono recati in corteo dalle scuole Carducci a piazza del Guercino per una semplice cerimonia, particolarmente suggestiva. Nell’ambito del percorso sulla legalità, condotto in collaborazione con Libera e con il giornalista di Libera Radio Federico Lacche, hanno preparato due eloquenti striscioni: “La mafia uccide… il silenzio anche” e “Conoscere per ri – conoscere”. Hanno poi potuto confrontarsi con l’assessore alle Legalità, Antonio Labianco. «Oggi ci date la possibilità di ricordare due persone importanti – ha detto loro -. Due giudici che hanno cercato di sconfiggere la criminalità organizzata e per questo sono morti, dandoci peraltro anche la possibilità di essere qua. Noi dobbiamo ricordare per non essere complici. Bravi dunque per il vostro impegno e per essere una speranza per il nostro futuro».
“Gli uomini passano le idee restano”, “Le vostre idee continuano a camminare sulle nostre gambe”, “L’impegno contro la mafia non può concedersi nessuna pausa”, “Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una sola volta”. I bambini e bambine hanno dato lettura di alcuni pensieri, per poi farli volare in cielo attaccati ai palloncini bianchi.
In contemporanea, all’interno delle scuole, un altro gruppo ha assistito alla proiezione di un video realizzato durante il Centro Estivo all’interno del percorso sulla legalità e ha decorato uno striscione da affiggere a scuola.