IVAN DAMIANO AL TIMONE CA.RI.CE. Spa DAL 2004
Direttore, un anno davvero particolare per la Banca “di casa nostra”… la vendita annunciata si è rivelata una non vendita…
Damiano: A partire dall’ Ottobre del 2017, cioè quando la Fondazione Caricento (proprietaria delle quote di maggioranza della Cassa di Risparmio di Cento SpA) ha firmato una lettera di intenti con la Banca Popolare di Sondrio (BPS), il Consiglio di Amministrazione della Cassa, nell’ apprendere dell’operazione, ha subito sottolineato positivamente le caratteristiche comuni di entrambi gli istituti, nonché la possibilità di integrazione in una realtà simile a quella della Cassa per radicamento territoriale e forte senso identitario.
In seguito, nel corso degli ultimi due lunghissimi anni, tutti i dipendenti della Cassa hanno riposto un notevolissimo impegno nell’ agevolare lo svolgimento delle usuali operazioni di verifica (cosiddetta due diligence) svolte da BPS, e dai numerosi suoi consulenti, le quali hanno coinvolto gran parte della Direzione ed hanno certificato l’ottimo stato di salute della Cassa. Condizione che, come si è appreso lo scorso mese, non è stata sufficiente a permettere il completamento dell’operazione.
In città, sinceramente, non si è capito gran che di cosa sia avvenuto fra Sondrio e CariCento S.pA.
Una luna di miele lunga, anzi molto lunga ed il divorzio senza il matrimonio: cosa non ha funzionato nel meccanismo d’acquisto?
Direttore: L’operazione di integrazione voluta dalla Fondazione Caricento e dalla Banca Popolare di Sondrio si sarebbe conclusa come da prassi solo dopo le prescritte autorizzazioni da parte di tutti gli organi di vigilanza. Esperite positivamente quelle precedenti, restava da ultimo, solo la Banca Centrale Europea che, infine, non ha consentito alla BPS di procedere con l’operazione, identificando quale priorità per la Banca Valtellinese la riduzione dell’ammontare di NPL – crediti deteriorati – presenti nel suo bilancio (Fonte: comunicato stampa BPS).
Quindi per motivazioni chiaramente e totalmente non imputabili alla Cassa di Risparmio di Cento SpA.
Ritorniamo autonomi e…?
Direttore: …continuiamo a fare quello che abbiamo sempre fatto, supportare famiglie ed imprese nella realizzazione dei loro progetti, forti di un consolidato radicamento, ma soprattutto di personale competente e pronto a raccogliere il testimone di questa ripartenza.
All’atto pratico, alla fine di novembre il Consiglio di Amministrazione ha scelto KPMG quale advisor che affiancherà Caricento nella predisposizione del nuovo piano industriale. Già da diverse settimane la società di advisory sta collaborando con i membri della Direzione della Cassa per tracciare la rotta dei prossimi tre anni. Inoltre, in dicembre si terrà un’Assemblea dei Soci che procederà alla ricostituzione del Consiglio di Amministrazione a seguito delle dimissioni di due membri, il Dott. Fabio Cereghini ed il Presidente Dott. Annibale Morelli.
Confidenzialmente Le diciamo che, da centesi DOC che raccontano da 27 anni ciò che accade in questo territorio, la rinuncia di Sondrio non è che ci sia dispiaciuta più di tanto: Direttore, ma è ancora possibile una autonomia totale o parziale di CariCe S.p.A.? E se si, come?
Damiano: Al di là di autonomie totali o parziali, ed il piano industriale in corso ci darà indicazioni in merito, ciò che conta sono soprattutto la conferma della solidità della Cassa e la sua capacità di generare valore nel tempo, non solo per i nostri azionisti, ma anche per i nostri clienti, dipendenti, partner, territori nei quali siamo inseriti. Siamo autonomi da oltre 160 anni, conosciamo bene il nostro territorio ed oggi presentiamo indici di solidità ampiamente in linea con quelli richiesti dalla Banca Centrale Europea (Al 30/06/2019 il coefficiente di capitalizzazione CET 1 era pari al 12,54% e il rapporto prestiti deteriorati su prestiti totali NPL Ratio al 7,96%), pertanto ci consideriamo anche un partner di forte affidabilità nel panorama bancario italiano. Continuiamo a lavorare a testa bassa sul nostro piano industriale che ci consentirà di pianificare al meglio il futuro.
Siamo a fine anno e, anche se non è tempo di bilanci aziendali, lo è per fare bilanci personali.
Vorremo provarci anche con lei, Direttore: come ha trovato la CariCe Sp.A. quando ne ha preso il timone e come la vede adesso (dopo quanti anni?) sotto la sua Direzione?
Damiano: Quando sono arrivato a Cento nel 2004 il contesto era profondamente diverso da quello attuale. Il doppio colpo della crisi economica del 2008 e il terremoto del 2012 hanno segnato profondamente questo territorio, destabilizzando l’economia locale come mai era avvenuto nel corso della storia. Le crisi bancarie che si sono verificate in Italia, tante vicino a noi dal Veneto alla Romagna per non parlare di Ferrara, e la crescente complessità impressa alla normativa di settore, si sono unite a dirompenti evoluzioni digitali che hanno comportato cambiamenti radicali nelle preferenze di tutti i clienti. Al di là della mia direzione, ciò che mi preme sottolineare è che nonostante tutti questi mutamenti, la Cassa è sempre rimasta una Banca solida ed al passo con i tempi, grata per la fiducia che oltre 70 mila Clienti continuano a riporre in lei, e soprattutto nel nostro personale, che sta guardando al futuro con grande determinazione per raccogliere tutte le opportunità che questo saprà dare.
È Natale e come tutti anche Lei avrà desideri da affidare al nuovo anno…in particolare per CariCe, cosa si augura nel 2020?
Damiano: Io, i nostri 420 Colleghi e tutto il Consiglio di Amministrazione faremo in modo che la Cassa continui efficacemente sul percorso intrapreso 160 anni fa, continuando ad essere la Banca delle famiglie e delle imprese che contano sulla vicinanza, sulla professionalità e sulla concretezza che la Cassa offre da sempre.