NON SOLO 25 NOVEMBRE: LA LOTTA CONTRO LA VIOLENZA È QUOTIDIANA!
Perché la violenza non è solo il 25 novembre. Quando il cittadino fa la differenza’. È l’eloquente titolo dell’incontro pubblico promosso dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Cento e organizzato dalla Polizia Locale nell’ambito del progetto ‘Do.Min.A – Dare voce alla violenza silente’. L’appuntamento è lunedì 10 dicembre, alle 20.30, in Sala Zarri di Palazzo del Governatore: l’ingresso è libero. Gli interventi saranno a cura del Nucleo Antiviolenza della Polizia Locale di Cento.
«La violenza sulle donne rappresenta un fenomeno molto complesso, con gravissime conseguenze sulla persona e anche sui minori che ne vengono coinvolti – spiega l’assessore alle Pari Opportunità, Maricristina Barbieri -. È importante la sensibilizzazione della giornata dedicata dal 25 novembre, ma è fondamentale l’impegno quotidiano e l’impegno dell’intera comunità. In tal senso Comune e Polizia Municipale hanno messo in campo il progetto Do.Min.A. Inoltre l’Amministrazione partecipa al bando regionale che concorre a mantenere l’apertura degli sportelli di Cento, Codigoro e Comacchio, sostiene la prevenzione e gli interventi sul territorio nelle scuole, è partner del progetto GenerAzioni al fine di proseguire gli interventi di sensibilizzazione sul fenomeno della violenza».
Il progetto “Do.Min.A. Dare voce alla violenza silente”, acronimo di Donne, Minori e Animali, approvato e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, nasce nel 2018 dalla Polizia Locale di Cento ponendo al suo centro la tematica della “violenza” focalizzata verso soggetti, donne, minori e animali, in apparenza distanti tra loro, ma di fatto legate dal sottile filo conduttore della “non comunicazione” e che trovano la loro massima espressione per lo più nel vivere quotidiano all’interno del nucleo domestico.
A Cento opera il Punto Antiviolenza (in via IV novembre n. 11 il lunedì e il mercoledì dalle 14 alle 18 oppure telefonando al 3396841906, negli altri giorni Telefono Donna 0532247440). Lo sportello ha accolto 23 donne di cui 9 erano seguite dagli anni passati, di queste 15 sono italiane e 8 di altri paesi. L’83%, 19, sono mamme e sono 23, il 77%, i figli che assistono o subiscono direttamente violenze. La fascia d’età prevalente delle donne è fra i 40 e i 49 anni, il 43%, mentre quella dei figli è fra i 6 e gli 11 anni, il 30%. La nazionalità prevalente è quella italiana con il 65%, il 71% ha residenza a Cento, il 43% lavora, ma il reddito è sufficiente per il 39%. Il titolo di studio prevalente (70%) è il diploma delle superiori di secondo grado.
La forma di violenza preponderante è quella psicologica (100%), a cui segue quella fisica (86%) economica (59%), sessuale (23%) e stalking (14%). L’autore delle violenze per il 47% è il partner e il 26% è l’ex. La fascia d’età prevalente dell’autore delle violenze è fra i 40 e i 49 anni e nel 73% dei casi è italiano.
Le donne che sono state costrette ad entrare nelle case rifugio per il distretto ovest sono state a Cento 5 donne e 6 figli; a Poggio Renatico 2 donne e 1 figlio; a Terre del Reno 1 donna e 1 figlio.