SICUREZZA IDRAULICA NEL CENTESE: AVANTI CON I LAVORI
Sono iniziati gli incontri volti a individuare modalità e soggetti per la valorizzazione attraverso la gestione didattica della preziosa area florofaunistica di Ponte Alto, come concordato fra Amministrazione Comunale e Consorzio di Bonifica della Pianura di Ferrara.
La necessità era emersa durante l’incontro organizzato con il Comitato allagati di Cento per condividere il percorso di investimento sulla sicurezza idraulica del territorio delle cospicue risorse assegnate: 4,8 milioni di euro sono stati infatti assegnati a Cento dal decreto che finanzia i programmi finalizzati a fronteggiare il fenomeno della subsidenza.
In quella sede erano state illustrate le idee progettuali. A sud si propongono casse di espansione che limitino le portate in arrivo ai canali a monte di Cento: in questo caso si vorrebbe lasciare queste aree a disposizione dell’agricoltura per adibirle agli allagamenti esclusivamente quando necessario. A occidente si vorrebbe recuperare la funzione di protezione dei canali che aggiravano Cento e che ora ne sono inglobati nei confronti delle acque che scendono dai terreni alti a ovest: si vuole dunque intercettarle prima con piccoli volumi di espansione. A valle di questo, dove il Canalazzo Inferiore ricomincia il suo corso, si vuole deviare parte delle portate su diversi bacini, come ad esempio il Guadora.
«Oggi abbiamo individuato dei criteri operativi – aveva rimarcato il presidente Franco Dalle Vacche -, puntando sulla logica della servitù di allagamento di zone già predisposte all’allagamento, evitando peraltro il moltiplicarsi di casse e adottando un sistema certamente utile dal punto di vista economico, ambientale e paesaggistico. Nell’ottica della massima trasparenza, inoltre, grazie al nuovo sito del Consorzio si potranno mantenere monitorati in tempo reale progetti e lavori».
Intanto sono stati condotti rilievi altimetrici, indispensabili per individuare le zone migliori in cui realizzare le opere, e sono cominciate le analisi idrologiche dell’area per avere un primo dimensionamento delle opere. La tempistica porterà fra un anno a definire il progetto preliminare, per poi chiedere le autorizzazioni per l’esecutivo nel gennaio 2021 e quindi affidare i lavori entro quell’anno. La tempistica è dettata appunto anche dalle circostanze secondo cui nel 2021 arriveranno 600.000, mentre il blocco consistente delle risorse è atteso per il 2022.