
AMEDEO NERI…ORGOGLIO CENTESE DI MATITA E CANTO
Il 30 Aprile 1899 nacque, a Cento, Amedeo Neri personaggio di grandi doti artistiche.
Con la ricerca storica di Andrea Gilli lo scopriamo….”giovanissimo, a dedicarsi al disegno e alla pittura, rivelando di possedere buona disposizione; frequentò la Scuola comunale di disegno e plastica diretta dall’architetto e pittore Giuseppe Costa diplomandosi, nel 1918, in “disegno e decorazione”. Fu da allora che incominciò ad impartire lezioni ad alunni privatisti e in seguito, per alcuni anni, insegnò disegno nelle classi quinta e sesta delle Scuole Elementari Comunali di Cento, (secondo quanto risulta da appunti reperiti tra le carte dello stesso A. Neri).
Fin dalla giovinezza Neri si era rivelato un formidabile disegnatore, dedicandosi a ritrarre paesaggi; il Comanducci nel suo «Dizionario» così scriveva: “Amedeo Neri si dedica alla pittura dei paesaggi cercando di interpretare e realizzare plasticamente il vero, dal quale non si scosta, e i temi da lui prediletti sono gli aspetti della campagna, specialmente nelle ore suggestive del tramonto”, purtroppo smise presto di dipingere, precisamente nel 1932, disgustato del modo umiliante con cui taluni a Cento consideravano i pittori.
Nel 1934 si diplomò alle Belle Arti di Modena conseguendo il titolo di Capo d’Arte in decorazione pittorica; nel 1937, dopo aver frequentato i corsi preparatori presso l’Accademia Regazzi di Bologna, partecipò ai concorsi – esami di stato per l’abilitazione all’insegnamento del disegno nelle Scuole Medie Statali, ottenendo con buona votazione due abilitazioni all’ insegnamento.
Per qualche tempo fece parte della Commissione Edilizia del Comune di Cento.
Nel 1940 fu nominato membro della direzione del Teatro Comunale « Giuseppe Borgatti ».
La musica fu l’altra grande passione della sua vita. Cantò nella corale centese e si esibì anche come solista comprimario, nel ruolo del Marchese D’Obigny, in due successive rappresentazioni della Traviata nel 1922, e nel 1938, memorabile quest’ultima per la partecipazione di Magda Olivero, Giovanni Malipiero e Francesco Valentino.
Cento godeva di un’ottima tradizione musicale e soprattutto importanti furono gli anni dal 1909 al 1938, nel qual periodo il maestro Bavagnoli diresse spettacoli perfetti, che non avevano nulla da invidiare a quelli che si allestivano alla Scala; in quegli anni Amedeo Neri divenne amico di molti cantanti e in certi momenti dipingeva solo per loro o si divertiva a ritrarli in veste caricaturale.
Lo portavano a questa particolare espressione la facilità nel disegnare e lo spirito simpaticamente estroso della giovinezza. Con disegni umoristici decorava anche le pagine di un vecchio giornale centese “Il Ragno all’opera” che usciva in concomitanza con l’apertura della stagione lirica, l’8 settembre.
Da pochi tratti sicuri scaturivano simpatiche figure che comunicavano facilmente all’osservatore i particolari del loro aspetto fisico o del loro carattere.
Durante l’attività di insegnante fece parte di vari Comitati e Commissioni e ai diversi compiti adempì sempre con estrema dignità e onestà. Dopo circa quarant’anni d’insegnamento, quasi esclusivamente in scuole centesi, decise di riprendere in mano i pennelli, ma purtroppo la morte, sopraggiunta il 19 Ottobre 1971, glielo impedì.
Non trovando alcuna fotografica del maestro vi alleghiamo un ritratto del tenore Giuseppe Borgatti, eseguito dal Neri.