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SELVA CENTESE…UN DONO PER L’INTERA COMUNITA’

By on Luglio 5, 2025 0 9 Views

Il 5 luglio del 1932 la famiglia dello storiografo centese Antonio Orsini, spentosi nella nostra città il 7 settembre del 1928, consegna alla amministrazione comunale diverse opere manoscritte per il deposito nell’archivio storico municipale; fra questi i 92 quaderni, dei quali 5 di inquadramento storico, della “Selva Enciclopedica Centese”, fonte documentaria fondamentale per la storia di Cento in cui l’autore, in oltre 6.000 voci, raccolse la storia delle istituzioni, delle associazioni e dei personaggi più noti della città di Cento, dalle origini fino al 1928, anno della sua morte.

Riscoperta quasi per caso in un angolo polveroso dell’Archivio storico dallo storico centese Guido Vancini, dopo anni di lettura e trascrizione integrale da parte di Giuseppe Sitta, nel settembre del 2013, raccolta in 4 volumi, è stata data alle stampe e resa disponibile.

La ” Selva Enciclopedica Centese” costituisce una vera e propria storia civile della cittadina di Cento, che ha pochi esempi nel panorama storiografico italiano: l’evoluzione delle istituzioni democratiche, l’associazionismo operaio, il ruolo delle famiglie, gli uomini delle istituzioni prestati ai vertici dello Stato nazionale, (come i senatori Francesco Borgatti, Giuseppe Borselli, Antonio Mangilli, Olindo Malagodi), il ruolo fondamentale della Comunità Ebraica, (ad esempio i Levi, i Padoa, Benjamin Disraeli) le tradizioni religiose, gli uomini di Chiesa (ad esempio Ugo Bassi), le Confraternite, le Accademie letterarie/musicali, l’articolata vita teatrale, e le Scuole, il mondo dell’arte in tutte le sue sfaccettature, (ad esempio Guercino, i Gennari, il Provenzali, il Galletti) i luoghi della memoria, gli eventi dello sport e dei suoi protagonisti, i giornali, il Carnevale e tutto quanto di meglio la Comunità di Cento ha saputo dare alla storia nazionale ed al mondo intero, trovano in questa Enciclopedia centese puntuali riscontri. (Piero Lodi sindaco di Cento nella prefazione dell’opera)

Antonio Orsini nacque a Cento l’11 febbraio del 1857 fu, senza dubbio, uomo di grande cultura come provano i suoi 36 scritti di carattere storico. Raccolse frutti eccellenti nella prima parte della sua esistenza, palesandosi premuroso e sapiente ricercatore delle realtà della sua Cento; contemporaneamente esercitò attività varie, fu coadiutore del cav. Bregoli nell’Archivio Notarile di Cento, poi Conservatore (1886-1893) dello Stesso Archivio, archivista e protocollista presso il Comune, riordinò, con Corrado Ricci, la Pinacoteca Comunale (1893) e, nel 1895, ebbe la direzione della Biblioteca Comunale; fu inoltre Segretario, nel 1890, del Comitato Centese della Mostra “Beatrice” di Firenze, e Segretario del Comitato per le celebrazioni guerciniane (1889-1891). Verso la fine dell’Ottocento intorno all’Orsini si suscitarono malevolenze ed invidie che gli contristarono l’esistenza sino a che, stanco dell’indefesso lavoro e percosso da dolorose vicende, si ammalò seriamente. Fu ricoverato in un Ospedale di Ferrara (1898), dove rimase fino al 1920.

Antonio Orsini si spense a Cento il 7 settembre 1928; nella lapide mortuaria viene così ricordato: “Storiografo per nove lustri/ della sua amatissima Cento/ a cui crebbe onore decoro/e die’ avviamento a migliori destini/ implora la prece della cristiana fratellanza”.

Grazie ad Andrea Gilli per il contributo storico

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