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ANDARONO 18 “BOLOGNINI” PER OGNI SCENA DIPINTA IN SAN ROCCO

By on Aprile 13, 2024 0 28 Views

Era il 12 aprile del 1603 quando la confraternita dei Santi Sebastiano e Rocco commissionò al pittore centese, Nicolò Silvestri, di decorare l’oratorio della loro chiesa; egli rappresentò in cinque scene, cinque riquadri, alcuni episodi del Martirio di San Sebastiano. Per ogni scena ebbe come compenso diciotto lire di bolognini e la sua opera, cominciata nel mese di aprile del 1603, ebbe termine nel luglio dello stesso anno. L’artista organizzò i cinque episodi della vita di San Sebastiano secondo un classico schema: i grandi riquadri degli episodi si susseguono con un filo logico e narrativo entro una incorniciatura architettonica con erme che li separano. Sotto ad ogni figurazione è collocata una targa che ne esplica il contenuto mediante un’iscrizione latina a lettere capitali; le modanature sono di colore grigio ad imitazione della pietra, le erme imitano il bronzo dorato mentre la parte inferiore finge un commesso marmoreo con alcuni motivi a cartiglio che incorniciano le targhe.

Di questi affreschi, però rimane poco; sulla parete di destra sono intuibili pochi brani che lasciano solo intendere una partitura analoga alla parete sinistra dove gli episodi sono stati restaurati. Su questo lato, il riquadro più prossimo alla chiesa è visibile solo per metà a causa dello spostamento del muro di fondo, l’episodio a fianco sembrerebbe rappresenti l’Incontro di Sebastiano con Diocleziano mentre quello più a destra un episodio del martirio.

Nell’ultimo studio postumo di Prisco Bagni si trova una breve biografia del pittore; Nicolò, figlio di Domenico Silvestri, sembra abbastanza certa l’origine centese della famiglia anche se, per quanto riguarda Nicolò, non è stato possibile provare che la sua nascita sia effettivamente avvenuta in città. L’archivio parrocchiale di San Biagio ci fornisce però la data del matrimonio avvenuto il 27 febbraio 1588 con Caterina Laurenti di Gabriele. Testimoni alle nozze Benedetto Gennari e Paolo Mastelletta Ebbe tre figli: Domenico il 30 novembre 1589; Francesco il 26 marzo 1590; Nicolò il 9 ottobre 1591, per il terzogenito il padrino fu lo stesso Benedetto Gennari già stato testimone di nozze, non risulta che qualcuno dei figli abbia continuato la carriera del padre.

in foto i menzionati affreschi dell’oratorio della chiesa dei santi Sebastiano e Rocco

la ricerca storica e la preziosa collaborazione sono di Andrea Gilli

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