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L’INTERESSANTE STORIA DELLA…MADONNA DEL PRESEPE

By on Aprile 24, 2024 0 23 Views

La penna di Andrea Gilli, ci porta oggi ad uno storico bassorilievo che, nel mese di Aprile di tanti anni fa, fu oggetto di intensa devozione e di straordinaria importanza per la nostra città; “La Madonna del Presepe”.

Questo magnifico bassorilievo giunse nella nostra città nel lontano 1516 come dono dalla famiglia Vigorosi di Pieve di Cento a suor Domitilla Contarini che conduceva, in Cento, il monastero di Santa Caterina. Dopo la soppressione del Convento, dal 1797, lo stucco venne relegato nell’oratorio della Chiesa dei SS. Sebastiano e Rocco, dove a poco a poco la devozione e la fama di prodigiosi miracoli si spensero. Va ricordato che il soppresso convento delle monache agostiniane di S. Caterina, tutto raccolto attorno al suo chiostro quadrato, tutt’ora esistente, dopo alcuni restauri ed adattamenti a partire da marzo del 1799 divenne la nuova sede dell’ospedale, la chiesa, consacrata nel 1526, aveva l’ingresso che si affacciava sulla via Cremonino, entrando il primo altare a destra era quello della B.V. del Presepio.

L’intensa devozione di cui fu oggetto, si spiega con quanto scrisse il Bagni nelle sue Cronache:

«Li 24 aprile 1517 fu giorno memorabile, imperroché la gloriosa immagine di Maria SS. del Presepio, posta nella chiesa di Santa Caterina principiò a fare grazie e miracoli, per li quali si è sempre andata accrescendo la devozione di questo popolo verso la detta immagine della gran Madre di Gesù Cristo, come tuttora (sic) dalla medesima riceve quotidianamente. Ma in quel principio concorrevano molte persone a questa chiesa, non solo dalla terra di Cento, ma anco forestieri, ch’era uno stupore, e vi portavano gl’infermi aggravati da ogni sorta d’infirmità, e tutti, per grazia della Beata Vergine, tornavano sani alle loro case…».

La crescente venerazione tributata alla Madonna del Presepe toccò il suo apice il 4 giugno del 1606 allorché, con una solenne cerimonia, venne incoronata nella pubblica piazza.

All’inizio del XVII secolo Guercino rese omaggio a questo soggetto sacro fissandolo per sempre in un suo disegno in cui aggiunse al tema iconografico originario due angeli che porgono alla devozione dei fedeli l’immagine della Madonna.

Nel 1987 un intervento di restauro riportò a nuovo, come in origine forse, il bassorilievo, che aveva subito pesanti ridipinture nel corso dei secoli, questo “ritorno alle origini” consentì agli studiosi nuove indagini stilistiche, storiche e documentarie che hanno portato ad attribuirne la realizzazione a Bartolomeo Bellano, discepolo prediletto di Donatello a Padova.

Nel 2008, dopo una pubblica cerimonia di consacrazione della città, questa splendida opera è stata traslata nella Chiesa parrocchiale di San Pietro, sulla parete di sinistra della raccolta cappella in fondo alla navata laterale destra il cui accesso è protetto da cancellata in ferro con vetrata, cappella Piombini, zona non ancora accessibile dai terremoti del maggio 2012.

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