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L’IMPRENDITORIA LOCALE HA BISOGNO DI SOSTEGNO SUBITO

By on Aprile 22, 2020 0 853 Views
Il Corona Virus ed i mesi necessari per sconfiggerlo porteranno al mondo produttivo enormi problematiche: prima fra tutte quella economica.
Il Sindaco di Cento, Fabrizio Toselli, a sostegno degli imprenditori locali ha inviato questa mattina una lettera al Presidente Conte, al Ministro dello Sviluppo economico ed al Presidente Bonaccini. Nella lettera una idea per come agire nell’immediato sul comparto produttivo:
Questo il testo integrale della lettera:
“chi Le scrive è il Sindaco di Cento FE, un comune di oltre 35.000 abitanti nel pieno cuore dell’Emilia e del cratere del terremoto 2012. Il nostro è un territorio fatto di gente tenace ed orgogliosa di quanto, dal dopoguerra ad oggi, è riuscita, con le sole proprie capacità e la propria inventiva, a costruire.
Ho deciso di prendere carta e penna per contattarla, attraverso una lettera, e far presente in maniera diretta quelle che sono le problematiche e gli umori degli imprenditori del territorio Centese che rappresento ed amministro.
Premetto che lo spirito non è quello della polemica ma quello della proposta costruttiva e giusta per tentare di dar fiato al mondo delle imprese e delle attività commerciali che sono sul mio territorio, ed evitare scenari tragici che all’ orizzonte si mostrano già con chiusure, inevitabili perdite di posti di lavoro e moltiplicazione del disagio sociale.
Ho preso atto di quanto il Governo e Regione abbiano messo in campo in termini di sostegno e garanzie per accesso al credito.
Ritengo però che quanto fatto non sia la reale esigenza dei tempi.
Abbiamo necessità di scelte ancora più coraggiose e incisive;
Mi metto a capo e promotore di idee di un comparto, il mondo imprenditoriale e del commercio locale, che ha sempre dato tanto in termini di pagamento delle tasse e che oggi merita da tutte le istituzioni un segnale forte.
Questo comparto, causa dell’emergenza sanitaria, è completamente fermo, con attività, cantieri, negozi chiusi;
COSA CHIEDIAMO
ritengo che questi aiuti debbano necessariamente viaggiare su due binari: da un lato riconoscere all’ impresa una somma a fondo perduto per il mancato incasso relativo ai mesi di chiusura (imposti dal decreto) e prevedendo inoltre una somma, una tantum, a titolo di avviamento della fase 2 di ripresa che non sarà semplice.
Dall’altro lato è indispensabile prevedere una riformulazione della pressione fiscale. in modo tale che non risulti che da una parte si da e dall’altra si toglie.
L’arrivo delle tasse, a Giugno, può rappresentare un esempio concreto di aiuto.
Togliere e non sospendere o ridurre tale pagamento, ovviamente tenendo conto di quanto si toglie, per erogare da subito quella liquidità che le aziende necessitano.
Sono un Sindaco che ha vissuto e gestito la fase del terremoto del 2012 in Emilia Romagna e queste richieste, presentate all’allora Governo Monti, rimasero inascoltate e soprattutto significarono, per un settore come il commercio locale, la chiusura di attività e negozi di vicinato che tanto sono importanti per il sostegno e la vita sociale di una comunità.
Condivido sul fatto che una ripartenza possa passare per una fase di sblocco cantieri di infrastrutture e di cantieri pubblici perché il settore edile e tutto l’indotto di artigiani che ruota attorno all’edilizia, già pesantemente provato da un crisi storica dal 2008 ad oggi, possa essere un volano per il rilancio del nostro paese; ovvero prevedere nei prossimi giorni una vera riduzione della burocrazia e dei tempi di affidamenti di appalti pubblici.
Troppo tempo passa dal momento in cui comincia una gara al momento in cui l’impresa vincitrice comincia i lavori; capisco l’importanza dei controlli perché la legalità viene al primo posto ma non deve essere motivo di lungaggini che in questo momento ostacolano un rilancio economico.
Da una situazione di emergenza e difficoltà si possono compire scelte straordinarie e coraggiose che fanno accendere quella scintilla che in una situazione ordinaria non sarebbe possibile.
Queste mie richieste sono frutto di confronti con imprenditori locali che mi hanno manifestato le loro preoccupazioni e difficoltà, in quanto Sindaco ho il dovere morale di riportare a tutte le istituzioni la situazione reale in cui si trova il mio territorio”.
Fabrizio TOSELLI
Sindaco di Cento
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