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LA CITTÀ È TUTTA IN ROSA. ORA, DOPO LE ALTALENE, SONO IN ARRIVO… I DONDOLI!

By on Giugno 6, 2024 0 58 Views

La carovana del giro d’Italia e’ passata Venerdì 17 Maggio, veloce, organizzata, piena di mediaticita’ e grandi sponsor. La citta’, spinta dall’Amministrazione, attendeva questo momento da mesi… mesi in cui si e’ cercato di dare in tutti i modi una spiegazione, ricevere risposte, sapere il perche’ una gara così blasonata potesse e dovese risolvere, d’improvviso, i tanti (troppi) problemi che Cento ha e che si continua, nel miopismo generale, a non voler vedere. A fronte di una rete stradale comunale totalmente al collasso (più che di buche in alcune strade si può tranquillamene parlare di crateri per non citare le strisce bianche divenute ormai materiale da collezionismo), il giro ha fatto si che si asfaltassero le vie interessate al percorso (si dirà poi che… l’ inspiegabile parziale asfaltatura di via Ferrarese solo dove finiva il circuito del giro è da considerarsi “momentanea” e che (presto?) si procederà con l’asfaltare il secondo tratto) alcune delle quali (via I Maggio) richiedevano più che un asfalto nuovo, la semplice rimozione dei 2 dissuasori di velocità come da anni i residenti della zona imploravano alla stessa amministrazione. E i costi del giro? Argomento, questo, che pare ancora oggi top secret mentre sarebbe bello poter verificare quanto sia costato alla comunità l’arrivo del Giro d’Italia a Cento e quanto questo passaggio abbia lasciato sul territorio…visto che la grande carovana, non fermando in città, una volta terminata la gara, è ripartita verso Castiglione delle Stiviere, comune che ha ospitato la partenza il giorno dopo. Sì dirà, quindi, che va tutto archiviato alla voce “promozione del territorio” ma questo territorio ha qualche cosa di diverso da promozionare per poter essere attrazione rispetto agli altri comuni della zona?

Con i principali monumenti ancora chiusi vuoi per terremoto (Teatro Comunale, Municipio, chiesa del Rosario) vuoi per inadeguatezze della struttura (Rocca e Galleria d’Arte Moderna A. Bonzagni) a tenere alta la bandiera c’è la Pinacoteca Civica (riaperta al pubblico con un Dj set senza precedenti…dopo anni di chiusura forzata) e le maestose scenografie messe in campo per l’occasione del giro d’Italia: bandiere rosa appese in tutto il corso Guercino (peccato che per una svista fossero stampate solo in un lato del tessuto e, percorrendo la strada in senso contrario, le bandiere apparivano come tanti panni stesi messi ad asciugare) ed altalene colorate (così belle che, a grande richiesta, si sta pensando di continuare con dondoli appesi agli stessi fili). 29 anni fa, il Giro arrivò a Cento, fece ben 3 giri in diretta televisiva fra Cento e Pieve (il circuito era stato ricavato con il passaggio che coinvolgeva i due ponti sul Reno), l’intera carovana al seguito della gara, una volta terminata la tappa, si fermò (si riempirono tutte le strutture ricettive, i ristoranti, i bar della zona). Il mattino dopo, a riflettori nuovamente accesi sul territorio, il giro ripartì da Pieve riportando ancora l’attenzione di migliaia di appassionati sulle città coinvolte. Diversi modi di intendere la promozione del territorio? Può essere…

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