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ALCUNI RITORNANO…ALTRI STANNO ALLA FINESTRA, ALTRI MANDANO AVANTI GLI AMICI

By on Aprile 28, 2021 0 716 Views
Confermate le elezioni amministrative in autunno è il momento, anche nel nostro Comune, dei primi movimenti elettorali. In attesa di vedere i reali candidati alla poltrona di primo cittadino, si può già trarre una prima conclusione: i giovani non sono più attratti dalla politica ed il ritorno di Tuzet (quasi ottantenne) rappresenta il “nuovo” che avanza.
 
Non solo di vaccini e di pandemia si sente parlare ultimamente (per fortuna!) ma anche di politica locale, o meglio, di elezioni. A Cento si respira già quel clima pre-elettorale tipico dei mesi che anticipano le elezioni amministrative, che quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria tuttora in corso, si svolgeranno in autunno. Un clima già caldo, anche se siamo solo ad aprile, complici le numerose vicende politiche che hanno riempito le pagine dei media locali: dalla fuoriuscita di 4 consiglieri dalla maggioranza alle dimissioni del Consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro Borgatti, dalle numerose contestazioni del PD verso i lavori pubblici alle segnalazioni di degrado cittadino del gruppo civico RisorgiCento. Se Toselli ha già fatto intendere che proseguirà il suo cammino ricandidandosi alla poltrona di Sindaco, quali sono gli altri nomi in circolazione che proveranno a portargli via il posto? È notizia degli ultimi giorni che l’ex sindaco Flavio Tuzet, in carica dal 2006 al 2011, voglia mettersi nuovamente in gioco, per ora senza riferimenti precisi a forze politiche che lo sosterranno. Sicuramente per gli elettori di Cento non si tratta di un volto nuovo e forse è proprio questo il fatto su cui vogliono puntare i suoi sostenitori. La riflessione che ci poniamo, e vi poniamo, è questa: la politica attuale, per risultare credibile e affidabile ai cittadini, ha bisogno di fare affidamento a personalità già conosciute? La perdita di fiducia verso le istituzioni è sinonimo di perdita di fiducia verso le novità? Dove sono finiti i giovani capaci di mettere in campo le loro conoscenze e la loro determinazione nel portare avanti progetti per il loro futuro? Forse, l’incertezza generale causata dalla pandemia, ha portato molte persone a rintanarsi in casa e a non scendere più in campo, o meglio, in piazza. Forse, l’incertezza di poter svolgere a pieno regime una campagna elettorale fatta di incontri e dibattiti con il coinvolgimento della gente, ha dirottato le scelte degli elettori verso personalità già note? Ovviamente il nostro articolo non vuole puntare il dito verso il nome di Flavio Tuzet né tantomeno di chi lo sostiene. La nostra è solamente una riflessione che abbiamo piacere di condividere con i nostri lettori, con la speranza che il dibattito per una politica costruttiva possa tornare protagonista nelle piazze, nelle strade e nei bar.
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