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IL 23 APRILE 1864 NASCEVA A CENTO MARIA (JOLANDA) MAJOCCHI PLATTIS

By on Aprile 23, 2024 0 20 Views

Personaggio di grande importanza quello che, la penna di Andrea Gilli, ricorda oggi giorno della sua nascita. Maria (Jolanda) Majocchi Plattis nacque a Cento il 23 aprile 1864 dal ten. col. cav. Dott. Antonio Majocchi (sindaco per tre volte di Cento) e da Lavinia Agnoletti, donna di grande cultura da cui una solida formazione culturale e morale, giovanissima stampò i primi scritti. Il grande amore e il lungo studio dei classici ed una naturale ed irresistibile inclinazione al romanzo, valsero a farle acquistare nome di vera scrittrice. Rivelò infatti fantasia fervida e squisito senso del bello, dipingendo la realtà come la vedeva coi suoi occhi ed esponendo gli affetti come li sentiva, senza passive e pedestri imitazioni.

Dopo un breve ma felice periodo di vita coniugale trascorso alla Villa Giovannina, col marchese Plattis, si trasferì, subito dopo l’immatura morte del consorte, nella casa paterna di via Gennari, dove venne spinta a riflettere maggiormente, sempre con spirito cristiano, sul mistero del dolore. Fu in corrispondenza con noti scrittori del suo tempo e la sua casa ospitò illustri artisti e letterati.

Doti sue peculiari furono: la benevolenza, l’integrità di vita, l’instancabile ed ardente carità verso il prossimo: si segnalò, in particolar modo, nella prima guerra mondiale, aiutando, con ogni mezzo, le famiglie dei combattenti e dei prigionieri.

Morì l’8 agosto 1917 e sulla facciata della sua abitazione fu posta dal figlio Gino Palttis la seguente epigrafe: «In questa casa avita / ove già ebbe dimora Gaetano Majocchi / filologo di chiara fama / nacque, visse e morì / Iolanda / Maria Majocchi Marchesa Plattis /che / degnamente proseguendo la tradizione dell’Avo / onorò /con gli scritti le Patrie lettere / e gli scritti accompagnando con l’esempio ed il consiglio / segnò la traccia / alle giovani generazioni italiane».

Vastissima fu la sua produzione: romanzi, novelle, saggi critici, poemetti e studi letterari; esordì con una novella sulla rivista settimanale Cordelia fondato da Angelo De Gubernatis, inizialmente con lo pseudonimo Margheritina di Cento poi con quello di Jolanda, ne assumerà poi la direzione e diverrà luogo su cui esporrà le proprie opinioni sulla condizione delle donne; testimone e acuta osservatrice dei cambiamenti che stava attraversando il mondo femminile come l’ingresso nelle professioni, i fermenti culturali, la vita matrimoniale e il divorzio. Le sue pagine colpiscono per la fertilità dell’immaginazione, la ricchezza del linguaggio, la sapienza descrittiva, la raffinatezza di gusti e di cultura. Vale la pena ricordare qualche titolo dei suoi numerosi romanzi: Il romanzo più conosciuto è Eva regina, altre sue opere sono: Il fior della ventura, Natale, Le donne nei poemi di Wagner, Sotto il paralume color di rosa, Fiori secchi, Le indimenticabili, Il Crisantemo rosa, Le tre Marie, Suor Immacolata, Alle soglie d’eternità, Le ignote, La perla, La Maggiorana, Dopo il sogno, Le ultime Vestali, Accanto all’amore, Pratofiorito.

In foto: Monumento sepolcrale Maria Majocchi Plattis – particolare del medaglione realizzato da Tullo Golfarelli, inaugurato il 29 giugno 1921 – Cimitero comunale monumentale di Cento.

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