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PURA RAZZA’: IL PASSATO SUL PALCOSCENICO PER UN FUTURO MIGLIORE

By on Gennaio 31, 2017 0 1234 Views
Gli studenti sono saliti sul palco del Teatro Pandurera per dire di no al male. Oggi, nell’ambito delle iniziative della Giornata della Memoria, i ragazzi della 3ªF dell’Istituto Comprensivo n. 1 ‘Il Guercino’ hanno portato in scena ‘Pura Razza’. Lo spettacolo, aperto alle scuole del territorio, è frutto del laboratorio teatrale a cura di Marco Cantori e Luca Dal Pozzo.
«Da diversi anni l’IC ‘Il Guercino’ è promotore di un’iniziativa che coinvolge il territorio in occasione di questa ricorrenza – ha spiegato la dirigente Anna Tassinari -. Quest’anno abbiamo coinvolto una classe, impegnata in un’attività laboratoriale in orario curriculare, per dare ancora maggiore evidenza a questa manifestazione che si propone di non dimenticare per non ricadere negli errori del passato».
Calorosi gli applausi riservati ai giovani attori per una performance frutto di un lavoro importante, preziosa anche per la cura attenta dei testi, delle musiche, dei movimenti scenici e dei dettagli. «Nel corso del laboratorio teatrale abbiamo lavorato in due direzioni – ha riferito Cantori, che ha lavorato in collaborazione con le insegnanti Silvia Roversi e Stefania Garuti -: il laboratorio vissuto quale luogo di sperimentazione per i ragazzi e il momento delle prove per rapportarsi con il pubblico. Ne è scaturito uno spettacolo che non ha la sua importanza solo nell’evento scenico, ma nell’essere frutto di un percorso. I testi e il materiale più vario, dai repertori alle pagine di narrativa, raccolti sui temi della Shoah e della guerra, sono stati utilizzati in chiave non di richiamo letterale, ma di rielaborazione da parte dei ragazzi. Ciò ha permesso loro di trovare un’attinenza, ricreando una memoria ‘interna’, improntata al loro vissuto, di tempi lontani».
A portare il saluto dell’Amministrazione comunale l’assessore alla Scuola, Cinzia Ferrarini.
«’È già successo potrebbe accadere ancora’, anche se pare inverosimile – ha rimarcato -. Dagli errori si impara, se degli errori si ha memoria: per questo abbiamo il dovere, ma anche il diritto, di ricordare questi momenti oscuri per i quali è davvero impossibile trovare una giustificazione. Questo evento mi fa particolarmente piacere per più aspetti: siamo a teatro, che fin dalle sue origini ha avuto la funzione di coinvolgere attori e spettatori attraverso l’identificazione, il riscatto e la formazione. Quindi, ancora una volta l’arte si fa strumento di espressione e di crescita per voi che oggi siete spettatori e sempre per voi che oggi siete anche gli attori».
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